Provincia di Agrigento

Sciacca città di mare e di terme

La storia di Sciacca e le sue peculiarità la rendono uno dei centri da non perdere assolutamente quando si visita la provincia di Agrigento.
Il primo agglomerato urbano fu realizzato dagli abitanti di Selinunte per via della ricchezza delle acque termali della zona. La cittadina è ricca di monumenti religiosi, come la normanna chiesa di Maria SS. del Soccorso, fondata nel 1108 da Giuditta, figlia del Conte Ruggero, con al suo interno opere attribuite a Laurana e Gagini e il santuario di San Calogero del XVIII secolo la cui statua è stata scolpita da Antonello Gagini nel 1535; di palazzi nobiliari, come Palazzo Manno; di architetture militari come la torre campanaria del 1550, la torre medievale del XV secolo e la torre del Pardo anch’essa del XV secolo. Con una storia così ricca non potevano mancare i castelli. Il castello vecchio, situato nella parte orientale della città era munito di torri rettangolari e aveva dei sotterranei che conducevano al Monastero di Valverde.

Il corallo e il carnevale

Vivere Sciacca

Famosissimo è l’artigianato corallare. Il corallo di Sciacca ha infatti delle caratteristiche uniche al mondo: un corallo prevalentemente sub-fossile già morto per un processo naturale e per ciò ecosostenibile. Il Corallo Rosso del Mediterraneo (corallo rubrum) si distingue per l’unicità delle tonalità cromatiche che vanno dall’arancio intenso al salmone-rosa pallido caratterizzato da macchie brunastre e talvolta nere proprio a testimoniare ed a certificare la sua origine vulcanica. Le tecniche di lavorazione di una materia cangiante come il corallo sono state tramandate nel tempo e oggi coniugano tradizione e modernità.

Risalente alle feste saturnali romane, il carnevale di Sciacca rappresenta oggi un’esperienza da non perdere. Anche qui l’artigianato locale fa bella mostra di sé lavorando la carta pesta per creare maestosi carri su cui si esibiscono ballerini e attori che sfilano per le vie della città il giovedì grasso, quando avviene la consegna simbolica delle chiavi della città al re del carnevale detto “Peppi Nnappa”, fino al martedì grasso quando avviene il rogo del carro.
Da non perdere l’esperienza gastronomica della Tabisca Saccense, pizza contadina dalla caratteristica forma allungata cotta a legna con sarde, pomodoro, pecorino, origano e cipolla oltre le numerose altre prelibatezze dolci e salate figlie di una tradizione millenaria.

Il Territorio del Val di Mazara

Tutte le destinazioni nei dintorni di Relais Briuccia a Montallegro

Il territorio siciliano del Val di Mazara si apre a uno spettacolo mozzafiato sia di giorno che di notte: da non perdere l’antichissima colonia fenicia Eraclea Minoa, con testimonianze delle civiltà romane sovrapposte a quelle greche (si trova a soli dieci minuti dal Relais Briuccia) e Burgio, con il suo quartiere ebraico, paese di ceramica a campane.
E per gli amanti della natura e del mare, a una decina di km di distanza da Montallegro si trova la Riserva Naturale WWF di Torre Salsa.

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