Agrigento

La città di Pirandello e Sciascia

Agrigento, accanto all’immenso e straordinario patrimonio archeologico annoverato nella World Heritage List dell’UNESCO, presenta, nel suo territorio, svariati tesori, dove arte, cultura e natura si mescolano armonicamente.
Se Pindaro ebbe a definire l’antica Akragas“la città più bella dei mortali", oggi dopo duemila e cinquecento anni, ammirando lo splendore e la maestosità dei suoi templi, non possiamo far altro che concordare.

Seguendo le orme della storia

Agrigento

Il primo nucleo della città è greco. I romani trasformarono il suo nome in Agrigentum. La conquista araba dell’829 d.C. riportò la città, che aveva vissuto l’inizio dell’era cristiana in decadenza, al suo antico splendore e modificò il suo nome in “Gergent” o “Kerkent”.
La chiesetta medievale di Santa Maria dei Greci, costruita nel XIII secolo sui resti ancora visibili di un tempio greco probabilmente dedicato alla dea Atena, fu la prima cattedrale del clero agrigentino.  Bella nella sua semplicità, permette di visitare, attraverso un corridoio sotterraneo, i resti del tempio.
L’arrivo dei normanni di Ruggero d’Altavilla ne cambiò il nome in Girgenti. La Cattedrale che sorge sul punto più elevato della collina e domina la città fu eretta nel 1906 dal vescovo Gerlando, divenuto poi patrono, probabilmente sui resti del tempio di Zeus Atabitrio.

Sulla via Duomo, non lontano dalla cattedrale, è possibile ammirare la Biblioteca Lucchesiana. La biblioteca oggi conta 50000 volumi tra cui pregiati incunaboli, manoscritti arabi e greci unici al mondo. Sulla piazza Pirandello, dedicata all’artista che conobbe i natali in contrada Caos a Girgenti e che divenne famoso anche per il suo nobel per la letteratura nel 1934, accanto la Basilica di San Domenico e al Palazzo Municipale, sorge il Teatro Pirandello, che richiama nello stile quello del teatro “La Fenice” di Venezia. Poco più avanti sul lato destro di Piazza Sinatra si trova uno dei punti più panoramici della città. Qui lo sguardo spazia da est a ovest lungo la costa agrigentina da Punta Bianca fino a Porto Empedocle, ammirando in tutta la sua magnificenza e maestosità la Valle dei Templi.

Il Territorio del Val di Mazara

Tutte le destinazioni nei dintorni di Relais Briuccia a Montallegro

Il territorio siciliano del Val di Mazara si apre a uno spettacolo mozzafiato sia di giorno che di notte: da non perdere l’antichissima colonia fenicia Eraclea Minoa, con testimonianze delle civiltà romane sovrapposte a quelle greche (si trova a soli dieci minuti dal Relais Briuccia) e Burgio, con il suo quartiere ebraico, paese di ceramica a campane.
E per gli amanti della natura e del mare, a una decina di km di distanza da Montallegro si trova la Riserva Naturale WWF di Torre Salsa.

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